Cupolone Vaticano Salone del Libro Torino 2014

Il Vaticano
al Salone del Libro
 

 

Inviata
a 2350
Editori


Lettera agli Editori sul Salone del Libro di Torino, 2014   
 

     

 IL VATICANO
, OSPITE DONORE AL SALONE DEL LIBRO ?


Agli editori sul Salone del Libro di Torino
Missiva editoriale 

Egregio collega editore,
dopo secoli di censura e di roghi, la Santa Sede, per la prima volta in assoluto, partecipa a una manifestazione editoriale laica e pluralista. Era un appuntamento atteso dall'età dell'illuminismo, ma seppur in ritardo siamo contenti.

Tuttavia, il rogo dei libri proibiti è scolpito nel Nuovo Testamento: san Paolo fece bruciare migliaia di rotoli di papiro a Efeso (
Atti Apostoli 19,19¹) e fu proprio quella missione evangelica che legittimò l’Inquisizione e l’Indice dei libri proibiti, secondo le Scritture.

Il 7 maggio, nella serata inaugurale del Salone, giungeranno da ogni dove i martiri della censura ecclesiastica; una folla di anime, con nomi noti e ignoti, vagherà nell’Auditorium del Lingotto per udire la lezione magistrale del cardinal Ravasi. Ma questa volta saranno i morti a giudicare i vivi. La Santa Sede potrà essere l'ospite redento del Salone del Libro se ripudierà i brani del rogo paolino, senza raggiri esegetici o sotterfugi storicizzanti. Diversamente, invocando il mistero della fede o glissando col silenzio dell'oblio², il Vaticano sarà l'ospite disonorato della censura. È il responso delle anime per i conti con la storia.

In ogni caso, negli ultimi decenni la Chiesa ha raffinato il metodo censorio passando dalla proibizione dei libri³ all’interdizione ad personam. Un esempio scandaloso è nel decreto del Sant’Uffizio del 14 febbraio 1962 contro l’autore dell’ultimo libro all’Indice (1961), Jean Steinmann vicario di Notre-Dame di Parigi.
Innanzitutto, «il decreto del 1962 non è consultabile...», così è scritto in una mail del Vaticano  il 20 gennaio 2014 a una ricercatrice di Napoli.Ma nonostante «a nessuno studioso è stato concesso di consultare il decreto…», oggi conosciamo il contenuto di quel provvedimento: fu vietato all’autore di scrivere e pubblicare qualsiasi libro sulla Bibbia fino al giungere della morte; una sorta di rogo della mente con la misericordia di lasciarlo in vita. Su questo decreto secretato i ricercatori reclamano la consultazione degli atti processuali; decisione che spetta unicamente a papa Francesco. Quelle menti audaci che esplorarono orizzonti inediti attendono ora di vedere se i richiami alle prediche francescane diverranno bolle papali o effimere bolle di sapone.

 

             Editing & Printing

 

                     Dr. Alfredo Alì

Napoli, 19 aprile 2014
 

La casa editrice Editing & Printing ha partecipato alla 11ª edizione del Salone del Libro di Torino, alla 9ª edizione di Galassia Gutenberg di Napoli, alla 50ª Fiera del Libro di Francoforte.
  

 editore@utopia.it

 


Il rogo dei libri al Salone del Libro
 

 
 

1  

«portavano i libri e li bruciavano davanti a tutti... il valore complessivo era di 50.000 monete d'argento. Così la parola di Dio cresceva con vigore e si rafforzava». Cioè, incendiati migliaia di manoscritti trafugati dalle biblioteche e dai templi giacché quasi nessuno aveva rotoli di papiro in casa.
 

2  

Il 18 marzo 2014, nella conferenza stampa del Vaticano sulla partecipazione al Salone del Libro, nemmeno un accenno ai libri all'Indice e all'Inquisizione. Presenti G. Ravasi, G. Costa e F. Lombardi.
  

3  

Notificazione del Vaticano 14.6.1966: «L'Indice rimane moralmente impegnativo». Non è più pubblicato l'Index Librorum Prohibitorum, ma il Vaticano può condannare i libri dopo aver sentito l'autore che ha facoltà di difendersi (5ª norma, Motu proprio Integrae Servandae, perseverare inalterato, 1965).
  

4  

Decreto voluto da Giovanni XXIII, ora santo. Anche per questo il decreto è stato secretato.
  

5    

Disponiamo il carteggio delle mail con l'Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede e la Biblioteca Apostolica Vaticana.

Dalla corrispondenza emerge che i due organismi vaticani ignoravano l'ultima schedatura di libri proibiti pubblicata dalla Santa Sede. Cioè, l'Index Additus Librorum Prohibitorum del 31 marzo 1959, sotto il papato di Giovanni XXIII. «... finora non si aveva notizia in questo archivio» «... non risulta descritto nel catalogo della Biblioteca». Il 4 novembre 2013 la ricercatrice di Napoli ha fornito alle due istituzioni vaticane una copia certificata dell'Index Additus. Questa lista nera è stata sottratta all'Archivio della censura dei libri e alla Biblioteca del papa da dicasteri vaticani per non intralciare la canonizzazione del "papa buono" iniziata più di trent'anni fa. È molto più di un sospetto.

 

 

 

Piazza san Pietro, libri incendiati di Giordano Bruno
 


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 LE PRIME REPLICHE DELL'EDITORIA CATTOLICA con le risposte

... non siamo più al tempo dei roghi.
È vero, ma quella Legge è impressa nei "sacri testi". Una Legge divina e assoluta è valida sempre, anche tuttora. Se una norma religiosa è temporanea... allora la Bibbia incarna una teologia relativista.

... la traduzione non incarna la ragione mistica  ( Atti Apostoli 19,19)
Nel Codex Vaticanus (in greco), nella Vulgata di Girolamo (V secolo dC), nella Bibbia
Martini (1778), nelle Bibbie CEI (1974 e 2008), nell'apparato critico di Nestle-Aland,...
c’è sempre «i libri li bruciavano davanti a tutti». Tutt'al più, "arsero" anziché bruciavano.

Cosa avreste fatto se fosse stato ospite uno Stato islamico?
Similmente. Rispondo con un brano del Corano: «Combatteteli finché non ci sia più politeismo e la religione sia tutta per Allah»  Sura VIII, 39 Anche l'Islam è contrario alla libertà di pensiero e di stampa, sia laica che religiosa.
  


 Auditorium Lingotto, conferenza Vaticano al Salone del Libro, 7 maggio 2014

  Il Vaticano e i libri

















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Che cosa è successo
il 7 maggio 2014

Il Vaticano ha annullato la conferenza: "Il cardinale G. Ravasi è assente per una improvvisa indisposizione"

Il retroscena
I
l Vaticano, pur disponendo migliaia di teologi, biblisti, esegeti, predicatori... ha cancellato l'inaugurazione.

Dunque,
l'annullamento prescinde dal "malanno" di Ravasi, guarito e presente il 9 maggio.