i libri proibiti erano ritirati dalla
circolazione
e poi bruciati
un
patrimonio
di censura editoriale
per il controllo delle coscienze
col permesso biblico
|
■ 54,
san Paolo dirige un rogo di libri a Efeso
→
Atti Apostoli 19,19
■
325,
1º
Concilio di Nicea scomunicò Ario e ordinò il
rogo dei libri
■
Dopo gli editti anticristiani di Diocleziano (303-311),
i nuovi editti
imperiali contro gli eretici furono voluti dai papi. L'ex
vittima è
diventata carnefice:
–
380, Damaso
I, Editto di Tessalonica: gli eretici
devono essere
condannati dalla vendetta divina e dalle punizioni della
Chiesa.
–
407, Innocenzo
I, editto dell'imperatore Onorio contro i
Manichei,
i Montanisti e i Priscillianisti (Codice Teodosiano,
XVI,5,40-pre).
■
400,
Anastasio I condannò
le opere di Origene e il suo
traduttore. |
|
70 date significative
sui libri proibiti
dalla chiesa

|
■
431 Concilio ecumenico di Efeso, seguendo san Paolo,
decise l'incendio degli scritti di Nestorio.
■
443,
Leone I, incenerire
i testi Manichei: decreto con sette punizioni
corporali contro gli eretici.
■
496,
Gelasio I vietò
i libri pagani e soppresse la festa
di Romolo e Remo: mitologia concorrente.
■
787,
2º
Concilio di Nicea: l'obbligo di consegnare ai vescovi i testi
eterodossi.
■
870, Concilio di Costantinopoli VI ordinò di bruciare
la biblioteca di Fozio con 1.000 libri e 279
schede bibliografiche (digest) perché conteneva opere
pagane e profane.
■
Dal 1077 al
1737 sono state
giustiziate
660 persone
per eresia dai Tribunali Ecclesiastici.
■
1184, Lucio III, Concilio di Verona, istituisce l’Inquisizione.
Con il decreto Ad abolendam stabilì
che il processo contro gli
eretici poteva svolgersi anche senza i testimoni. Nel
1232 Gregorio IX
perfezionò la norma: con la bolla Ille humani generis,
statuì il Tribunale
contro gli eretici.
■
1215,
IV Concilio Laterano ratifica il rogo per gli
eretici. Già prima, tre predicatori bruciati vivi.
Dentro le chiese c'era una cassetta (come quella delle
elemosine) per raccogliere le denunce
anonime. Innocenzo III obbligò gli ebrei a cucirsi
addosso un cerchio di stoffa gialla: una forma
di pubblica agnizione come avvenne per Caino (Genesi
4,15).
■
1229,
Gregorio IX, Concilio di Tolosa, proibì ai laici di
possedere copie della Bibbia.
[*]
■
1231, con
la costituzione Inconsutilem, l'imperatore Federico
II
introdusse il rogo per gli eretici.
Gregorio IX, bolla Excommunicamus:
ai condannati per eresia era inflitta la pena del rogo
(arsi vivi), mentre ai penitenti la "grazia del carcere a vita". Le sentenze arano
inappellabili.
■
1234,
Concilio di Tarragona, ordinò di consegnare ai vescovi,
entro 8 giorni, tutte le traduzioni
della Bibbia nelle lingue nazionali, per poi bruciarle.
[*
ribadito nel 1631]
■
1239,
Gregorio IX, Si vera sunt, bruciare il blasfemo
Talmud perché nega che
Cristo è Dio.
■
1252,
Innocenzo IV, bolla Ad extirpanda, assegna
all’inquisitore un reparto operativo per
eseguire la tortura ed estorcere la confessione agli
eretici. Venne confermato il "sacro rogo".
■
Nei primi anni del 1300, quattro donne al rogo per
dissidio teologico: Maifreda da
Pirovano,
monaca († arsa viva, Milano, settembre 1300) - Margherita Boninsegna da Trento, apostolica
(† arsa viva, Vercelli, giugno 1307) - Bartolomea da Savigno, apostolica († arsa viva,
Bologna,
novembre 1307) - Margherita Porete, scrittrice e teologa († arsa viva, Parigi, giugno
1310).
■
1320,
Giovanni XXII (papa banchiere), bolla Dudum felicis:
«ridurre in cenere il Talmud». Poi,
estende i poteri dell'Inquisizione contro la
stregoneria, ma come materia marginale.
■
1376, Manuale dell'Inquisitore di Nicolau Eymerich,
cappellano di papa Gregorio XI, con le
Sette regole per torturare il sospettato.
Vademecum riservato ai soli vescovi e inquisitori.
■
1445,
Gutenberg, la stampa a caratteri mobili non fu solo
un'invenzione, ma una rivoluzione.
Per il Concilio Laterano V (1515): è un dono di Dio, ma
anche un regalo del Diavolo.
Prima della stampa, i credenti, in
massima parte, erano analfabeti e la Chiesa si sentiva
al sicuro dalla contaminazione del "veleno dei cattivi
libri". Dopo l'invenzione della stampa cambiò lo
scenario e vennero le bolle.
■
1487, Innocenzo VIII,
la prima vera bolla di censura di libri eretici:
Malleus Maleficarum.
■
1492,
dopo la scoperta dell'America,
Leone XIII dichiarò che "Colombo è l'uomo della Chiesa".
Per la Bibbia la terra era una piattaforma e chi
dubitava trasgrediva
l'ortodossia cattolica.
■
1498,
Girolamo Savonarola impiccato e bruciato per eresia. Nel
1559 le sue opere all'Indice.
■
1501,
Alessandro VI stabilisce la censura preventiva sulla
stampa con la bolla
Inter multiplices.
Questo papa ebbe 4 figli da Vannozza
Cattanei e altri 3 da una madre col nome "censurato".
■
1515,
Leone X, bolla Inter sollicitudines:
occorre l'autorizzazione prima della pubblicazione.
Tra le sanzioni alle stamperie: sequestro dei libri
stampati, darli pubblicamente alle fiamme, sanzione
di cento ducati, chiusura per un anno dell''attività di
stampa. Infine, il ricatto morale della scomunica.
Dopo questa
bolla nasce l'Imprimatur religioso. Senza il
benestare c'è il malestare dell'Indice.
■
1520,
Martin Lutero fece bruciare la bolla papale Exsurge
Domine con la Summa Teologica di
san Tommaso e il libretto per confessori Summa Angelica del
francescano Angelo Carletti.
■
1542, Paolo III, bolla pontificia Licet ab initio
con cui fu istituita l'Inquisizione romana per
contrastare lo scisma protestante. Lutero disse:
«il
papato di Roma è retto dal diavolo».
■
1543, a
Milano vengono bruciati i libri di Lutero e di Erasmo.
■
1549,
Mons. G. Della Casa, Venezia, autore del Catalogo de' libri
su "heretici et heresiarchi".
■
1553, bolla di Giulio III, ordina la
distruzione del Talmud. Promotore fu il cardinal Carafa,
capo
dell'Inquisizione. Fu proibito ai
non-ebrei di leggere il Talmud, di averlo in casa o
nelle
biblioteche, di stamparlo o trascriverlo. Il 9
settembre 1553, in Piazza Campo di Fiori a Roma,
vennero
dati alle fiamme tutti i Talmud perquisiti nelle
case degli ebrei, aggredendoli.
■
1554,
Giulio III, bolla Cum sicut nuper, bruciare
il Talmud, ma senza malmenare gli ebrei. |
■
1559,
furono sequestrati alla Biblioteca Vaticana
cinque grandi
sacchi di libri proibiti e portati nella sede dell'Inquisizione
romana
per volontà di Paolo IV, prima di pubblicare l'Index. |
 |
■
1559,
Paolo IV, il
primo Indice:
Index auctorum, et librorum... et
universalis Inquisitionis...
600 autori
dei quali erano proibite tutte le opere - 126 titoli di
libri proibiti di cui si conosceva l'autore -
332 opere
anonime vietate - 45 edizioni proibite della Bibbia e
del Nuovo Testamento - 61 stampatori
colpevoli delle
pubblicazioni. È l'Indice più spietato e con una prefazione
liberticida.
Paolo IV, prima di
essere eletto papa (cardinal Carafa) era il Commissario generale
'sanguinario'
dell'Inquisizione romana.
Tra gli autori
all'Indice c'è Erasmo da Rotterdam. Nel 1987 la Comunità Europea
ha intitolato Erasmus
il progetto universitario europeo.
■
1559,
Paolo IV, bolla Cum ex apostolatus officio
con una speciale coartazione: chi protegge o
tollera gli eretici subisce la perdita delle proprietà
immobiliari: ricatto di confisca patrimoniale.
■
Agosto
1559, alla morte di Paolo IV, a furor di popolo fu
incendiato il palazzo dell'Inquisizione
(Roma, via della Lungara) e fu frantumata la statua di
marmo che raffigurava il papa.
■
L'obbligo di apporre sulle opere il luogo e la
data di stampa, il nome del tipografo o libraio e
dell'autore, è nato per colpire i responsabili se un'opera
veniva messa al bando, con gli sbirri
dell'inquisizione. Grazie alla stampa clandestina
possediamo libri altrimenti sconosciuti.
■
1564, Pio
IV, Index del Concilio di Trento. "Indice
Paolino" dal nome del curatore papa Paolo IV
e del fondatore san Paolo. Contiene
le
10 REGOLE SULLA CENSURA, scritte da
una commissione
di vescovi. Riscritte nel 1896 da Leone XIII, entrano nel
Codice di Diritto Canonico del 1917
dal canone 1385, nel Titolo XXIII: «Censura
preliminare dei libri e il loro divieto».
■
1571, Pio V
istituì la Congregazione dell’Indice, organo
della censura libraria religiosa e laica.
■
La censura
del '500 penalizzò le università, soprattutto in campo
medico. Tutto ciò che non
collimava con la scienza "aristotelica-scolastica" era contro
le Scritture e quindi miscredente.
■
Dal 1592 al 1600, Tommaso Campanella, autore
La città del Sole, subisce 5 processi
ecclesiastici.
■
Il secolo XVI ha il primato delle condanne a morte per
libri eretici: 507 persone arse vive. |
|
■
1600,
decisione voluta da Clemente VIII: Giordano
Bruno spogliato e bruciato vivo per eresia; i suoi
libri incendiati davanti la scalinata di
piazza san
Pietro. Nel 1603 i
libri furono messi all'Indice.
■
1607, Paolo V, Index Librorum
Expurgandorum.
Ordina di intervenire materialmente sulle frasi
da cancellare o da riscrivere con
l'inchiostro, le
immagini da sfigurare o le pagine da stracciare.
■
1616, la Congregazione
dell’Indice decretò le
correzioni da apportare all’opera di Copernico
De
Revolutionibus. Per i luterani: un astrologo pazzo. |

→
ZOOM
Come fu ucciso G. Bruno |
|
■
Dopo il 1600 (Concilio di Trento) a Narni (Terni), nei
sotterranei del convento dei Domenicani, c'era una cella
carceraria adoperata dalla Santa Inquisizione.
Visitabile dal 2006.
■
1619, fu
proibito il libro di Giovanni Keplero
l’Epitome Astronomiae Copernicanae sino al 1758.
■
Se
fosse ancora in vigore la legislazione
religiosa, Internet sarebbe stata messa al
"rogo".
■
1631, Urbano VII ordinò a tutti i possessori della
Bibbia non in latino di consegnarla alla Chiesa
per poi bruciarla, pena la denuncia alla “santa
inquisizione”, come nel 1229 e 1234
[*]. La Bibbia
in volgare poteva essere letta da chi conosceva il latino,
su autorizzazione. Ma mai dalle donne!
■
1633,
processo a Galilei. Periodo di autocensura
per il timore del rogo e la confisca dei beni...
■
1663, Alessandro VII,
il primo Index dove
compare il brano Atti degli Apostoli 19,19:
è il placet
per il rogo dei libri proibiti.
Aggiornamenti
al 1667. Libri da non leggere
sotto pena di scomunica
■
1711, Clemente XI, Index con una nota di operette
e storielle vietate. 11.000 titoli, mentre
l'Index di Clemente VIII del 1596 ne aveva 2.100. Furono
inseriti libri proibiti di Index europei.
■
1758,
Benedetto XIV,
Index Librorum Prohibitorum. Nella pagina
che precede il frontespizio c'è
l'immagine del
rogo dei libri
diretto da san Paolo.
Lo stesso papa diede il placet
per tradurre
la
Bibbia in italiano: consentì
la traduzione
della Vulgata (Bibbia Martini, 1778,
latino/italiano).
Dopo questo Index, le successive edizioni inseriscono solo i
nuovi libri proibiti.
■
1789, la
Rivoluzione francese:
la libertà di stampa
è un diritto inviolabile
(Art. 11 Dich. Diritti).
■
1800, Pio VII, enciclica Diu satis
videmur. Distruggere il mortale flagello
della peste librorum:
«su questo... non possiamo essere troppo indulgenti». Nel 1820, Pio
VII e la Congregazione
dell'Indice condannano un'edizione del Nuovo Testamento
della Bibbia Martini senza le note.
Nel 1870 le note originali sono state
totalmente modificate: censura
silente.
■
1820 (Pio
VII), 1841 (Gregori XVI) e 1851 (Pio IX)
aggiornamenti e revisioni dei libri proibiti.
■
1822, la S. Inquisizione emana un decreto
che consente la pubblicazione di libri che trattano la
mobilità della terra, oramai evidente. Per la Bibbia la terra
era immobile e al
centro del cosmo. |
■
1832,
Gregorio XVI, enciclica
Mirari Vos «quella pessima e mai abbastanza
esecrata e
aborrita libertà della stampa...
libertà che taluni osano invocare
con tanto
clamore».
Viene ribadito il rogo dei libri.
■
1837,
I romanzi d'amore all'Indice:
Il Manuale dei Confessori,
Mons.
J. B. Bouvier,
vescovo di Le Mans, con l'Imprimatur
"Quelli che scrivono questi libri d'amore osceni
peccano mortalmente..."
"Peccano
mortalmente quei librai che li tengono nel loro
negozio..."
"È, di
regola, peccato mortale leggere libri di questa
specie..." |
 |
■
1848, Statuto Albertino. Art. 28: «La Stampa sarà libera,
ma una legge ne reprime gli abusi.
Tuttavia le bibbie, i catechismi, i libri liturgici e di
preghiere non potranno essere stampati
senza il preventivo permesso del Vescovo
(Imprimatur)».
■
1848-49, Pio IX diede l'ordine di bruciare i documenti
dell’Inquisizione che erano pericolosi se
cadevano in mano agli oppositori. L’auto-distruzione di
carte processuali della Congregazione
è avvenuto in molte occasioni. Dietro ogni decisione c'è
sempre stata l'approvazione del Papa.
■
1852, tra i libri sottoposti a processo ci
fu "La capanna dello zio Tom", ma poi fu
assolto.
Per il relatore della Congregazione: romanzo peccaminoso,
sovversivo, anti-schiavista, scritto
da una donna e di confessione metodista. Per la Bibbia (AT e
NT) era lecita la schiavitù.
■
1900, Leone XIII, altro aggiornamento dell'Index
a cura della Congregazione dell'Indice, con
qualche riabilitazione tra cui Tommaso Campanella: nel 1600 torturato e condannato all'inferno.
■
1908, Pio X, l’Inquisizione romana prende il
nome di «Sacra Congregazione del Sant’Uffizio».
Era screditata perché sinonimo di repressione e atrocità.
Permane la Congregazione dell'Indice.
■
Gli ebrei, non essendo battezzati, erano
esenti dalla giurisdizione dell'Inquisizione. Ciò
nonostante, nell’Archivio del Sant’Uffizio sono conservati
oltre “120 rendiconti” sugli ebrei.
■
1917, Benedetto XV, Motu proprio per
l'abolizione della Congregazione dell'Indice che aveva
operato per 4 secoli. La censura passa sotto la competenza
esclusiva del Sant'Uffizio.
■
1921, il Sant’Uffizio condanna la scuola
pittorica dell’impressionismo applicata al sacro col
Decretum damnantur sacrae imagines...
Albert Servaes
aveva disegnato, su carta bianca con il
carboncino, 14 stazioni della Via Crucis. La sua opera fu messa all'Indice.
■
1928, il Sant’Uffizio e Pio XI decretano lo
scioglimento dell’associazione Amici d’Israele
(con
sacerdoti cattolici ed ebrei) e la proibizione dell’opuscolo
Pace su Israele
(Pax super Israel)
senza un vero motivo. Tre anni prima uscì il saggio del Führer
e cinque anni dopo è al potere.
■
1929, Pio XI, aggiornamenti dell'Index.
La prefazione
esalta
il rogo dei libri diretto da s. Paolo.
■
1848,
entra in vigore
l'art.
21
della Costituzione Italiana:
«La stampa non può essere
soggetta ad autorizzazioni o censure.»
–
Dichiarazione
dei diritti dell'uomo, ONU, art. 19.
■
1948,
Pio XII, aggiornamento dell'Index.
Tra i libri proibiti non c'è Mein Kampf, Adolf Hitler
1925
È l'ultima schedatura in formato "libro", ma
nel volume
non c'è il mese e il giorno di stampa.
■
Dopo il 1948: le ultime proibizioni sono
state pubblicate su piccoli
foglietti,
sulle pagine dell'Osservatore Romano e su manifesti appesi
all'interno
del colonnato del Vaticano.
■
1 luglio 1949, la Congregazione del
Sant'Uffizio scomunica i comunisti e i
suoi testi ideologici.
Il decreto è in forma di domande e risposte. Furono
diramati «Avvisi
sacri» con l'affissione di
manifesti fuori le chiese. |
 |
■
5/1/1954, Pio XII,
"venerabile", allega all'Index del 1948
un foglio supplementare con altre
15
condanne: Jean-Paul Sartre, Curzio
Malaparte, Alberto Moravia... Numerose "Opera
omnia".
■
8/2/1956,
il Sant'Uffizio mette all'Indice “Religione aperta” di Aldo Capitini,
il Gandhi italiano.
■
31/3/1959, Giovanni XXIII
(santo)
pubblica una
lista aggiornata di
22 libri proibiti:
Index Additus.
■
26/6/1961,
ultimo libro all'Indice: “La vita di Gesù”, di Jean Steinmann, 1959, biblista francese.
■
15/7/1961,
Monito del Sant'Uffizio sulla
psicoanalisi: i
sacerdoti e i religiosi non devono
interpellare i psicoanalisti, né sottoporsi ad analisi,
salvo esplicito permesso del Vescovo.
Il timore di scoprire l'inconscio e le spinte sessuali
di preti e suore.
■
14/2/1962, il Sant'Uffizio ordina a Jean Steinmann
di non scrivere
più libri sulla Bibbia.
■
1964, Paolo VI voleva proclamare "la
gloria di Maria".
Chiese un parere al Sant'Uffizio che
rispose negativamente "per opportunità pastorali ed ecumeniche".
Fu il gran diniego al papa!
Dal punto di vista dottrinale, il S. Uffizio aveva ragione: i
vangeli non glorificano Maria, ma per
la ventata di uguaglianza e per il consenso femminile la
Madre di Dio doveva essere glorificata.
■
1965, Paolo
VI cambiò nome e ruolo al S. Uffizio: «Congregazione per
la Dottrina della Fede».
Motu proprio Integrae Servandae, 5ª
norma: il Vaticano può condannare i libri dopo aver
sentito l'autore che ha facoltà di difendersi.
■
1966, il Vaticano chiude la collana
editoriale «Index Librorum Prohibitorum», ma il
principio
dei
libri proibiti non è stata abrogato: «l'Indice rimane moralmente impegnativo».
Leggere i libri
proibiti resta un peccato.
→
La notificazione
del 14.06.1966
■
Dal
1893
→
1966. A Roma, nel convento del Santuario
della Scala Santa, ha operato un
penitenziario ecclesiastico. Un “soggiorno obbligato” per sacerdoti
inquisiti dal Sant’Uffizio
(indisciplinati, critici o con disturbi demoniaci). Il
carcere ecclesiastico
fu soppresso insieme
all’Index, con l’abrogazione del can. 2318, decreto Vaticano
del 15.11.1966,
art. 2.
dopo
il 1966, cinque censure
■
1970, la Congregazione per la Dottrina della Fede
processa il filosofo Emanuele Severino
costringendolo a lasciare la cattedra all'Università
Cattolica di Milano (per saggi
inconciliabili).
■
1975, Giovanni Paolo II, la Congregazione per la
Dottrina della Fede emette monitum agli scritti
del teologo Hans Küng. Nel 1979 gli viene revocato l'insegnamento della teologia cattolica.
Hans Küng paragonò la
Congregazione per la Dottrina della Fede ai tribunali staliniani
con cui
venivano eliminati i
dissidenti. Il 24/01/2009 riabilitato col perdono pontificio.
■
1981, la censura sulla cosmologia
di
Giovanni Paolo II
(santo):
non
indagare prima del Big Bang.
■
1989, il Vaticano condanna il video musicale
"Like
a prayer" della cantautrice Madonna
accusandola di sacrilegio ed eresia. La carezza di una donna
fa
risuscitare una statua in chiesa.
■
2003, la chitarra elettrica e la batteria
messi all'Indice
perché strumenti musicali profani.
________________________________________________________________________
■
Fino al
1961 sono stati pubblicati più di
40
Indici
di libri proibiti con
c/a
8 mila
titoli.
Fonte:
J. M. De Bujanda, Index
Librorum Prohibitorum 1600-1966,
Ed. Droz, 2002, Montreal/Ginevra, 980 pp.
Sono catalogati in ordine alfabetico gli autori condannati,
con una breve biografia e notizie bibliografiche.
Sono annoverati i pseudonimi utilizzati, i nomi dei
collaboratori, i commentatori, i traduttori, gli
stampatori...
2.200 titoli
negli Indici del cinquecento e 5.200 dal
1600-1966, senza includere i precedenti, senza i
testi autocensurati (dato
non quantizzabile), senza poter conteggiare il controllo
preventivo sulla
stampa, senza poter valutare i cimiteri dei libri non scritti,
senza considerare la proibizione dei
romanzi d'amore interdetti dai confessori, senza tener
conto dell'espurgazione su frasi e immagini...
Infine, c'erano intere categorie editoriali proibite: astrologia,
magia, chiromanzia, medicina non
biblica... perché concorrenti alla "scienza" religiosa.
|
|
 |
«Diffondere
o
leggere
i
libri
degli
elenchi
affissi
sui
portoni delle
chiese,
comportava la
scomunica» in
terra e in
cielo.
Storie
dell'Indice,
Hubert Wolf
Ed.
Donzelli, 2006. |
Dopo il 1966, il
fondatore
dell'Opus Dei
istituisce una
lista di oltre
60.000
titoli, molti
dei quali giudicati
con «forte
pericolosità»
(punteggio 6),
consultabili
soltanto con
il
consenso
della Prelatura.
Col punteggio 5
«girare alla
larga».
Col punteggio 4
«molta cautela».
Opus dei
segreta, F.
Pinotti, Ed.
Rizzoli |
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▼
Quando lo Stato
Pontificio era "talebano".
Benedetto XIV - 1758
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