La Vita di Gesù, Parigi, 1959

La vita di Gesù, Jean Steinmann. Prima edizione con foto e piantina. In copertina: Gesù e le dune del deserto.    
Ed. Club des Libraires         

                        Due decreti del Sant'Uffizio: 26/6/1961 e 14/2/962

           L'ultimo libro messo all'Indice dal Vaticano
                           
e il bavaglio all'autore

    Perché fu censurato il libro "La Vita di Gesù" di J. Steinmann ?
   

Jean Steinmann (1911-1963), abate e vicario della cattedrale di Notre Dame di Parigi, è stato l’autore del saggio La Vie de Jèsus, Paris, 1959. L'esegeta biblico asserisce che i racconti sull’infanzia di Gesù (nei primi capitoli di Luca e Matteo) sono parabole teologiche prive di valore storico.
Da dove nasce questo giudizio? Innanzitutto, gli episodi e i luoghi narrati dai due Vangeli
si contraddicono tra loro.

Luca e Matteo non conobbero Cristo e per sopperire alla mancanza di notizie sull’infanzia di Gesù (assenti anche in Marco e Giovanni) edificarono i loro racconti su presagi e allusioni bibliche. Tuttavia, avendo scelto predizioni diverse, sono nate due narrazioni discordanti e incompatibili tra loro. E perciò 'storielle allegoriche' per surrogare una storia ignota. Inoltre, si nota chiaramente che tutte le pagine sull'infanzia di Gesù sono posticce. G. Ravasi

Decreto 26/6/1961. Il Sant’Uffizio, con l'espressa volontà di Giovanni XXIII, mise all'Indice La vita di Gesù di J. Steinmann perché «sono da condannare le sentenze e le opinioni che mettono in dubbio... i fatti di Gesù». Ciò nonostante, l'attuale esegesi dottrinale parla dell'infanzia di Cristo come "testimonianza di fede e non di storia" e con volteggi dialettici tramuta i contrasti tra i due vangeli in "simbolismi teologici", avvalorando di fatto la tesi di J. Steinmann.

 


 La minaccia del papa alla Commissione Biblica

IL DECRETO DEL SANT'UFFIZIO 26/6/1961



dopo il primo decreto
, fu vietato all'autore di scrivere sulla bibbia

Decreto 14/2/1962. Il Sant’Uffizio proibì a J. Steinmann di scrivere e pubblicare qualsiasi testo sulla Bibbia. Un ordine perentorio sino alla morte, col placet del papa buono. Perché ?
   Questo secondo decreto non è consultabile, ma lo hanno esaminato e menzionato due fonti autorevoli.
 
  un cardinale e un ricercatore
  


L'ultima censura del Vaticano. Sant'Uffizio Decreto del 14 febbraio 1962        Libro: Quaderni del Concilio. Libro su Google Books

        Quaderni del Concilio, cardinale Henri De Lubac (1991), Ed. Jaca Book 2009, nel fondo di una nota - pag. 43
 

Decreto Vaticano contro Steinmann. Il Sant'Uffizio gli proibì ogni ulteriore pubblicazione in materia biblica.   Libro Indice libri proibiti 1600-1966 - De Bujanda

                                         Index Librorum Prohibitorum 1600-1966, prof. J. M. De Bujanda, Ed. Droz 2002 - pag. 855 
 


 Il decreto secretato
 

 Negli Atti ufficiali del Vaticano del 1962 non c'è un minimo accenno al decreto.

  ACTA APOSTOLICAE SEDIS - COMMENTARIUM OFFICIALE - ANNUS LIV - SERIES III - VOL. IV - MDCCCCLXII
  TYPIS POLYGLOTTIS VATICANIS   www.vatican.va/archive/aas/index_it.htm
  


Le ragioni della secretazione vanno ricercate in due opere di J. Steinmann.
A) Richard Simon e le origini dell'esegesi biblica, Parigi-Bruges, 1959.
B) Il Codice sacerdotale I: Genesi, Esodo, Parigi 1962, con il Nulla osta e l'Imprimatur
*

A) Richard Simon
** (1638-1712) esamina il testo biblico col metodo storico-critico, in contrasto con la tesi dominante dell'ispirazione letterale. Mostrò che Mosè scrisse soltanto il testo legislativo della Torah: un elemento di prova è nella distanza di secoli tra i fatti narrati nella Torah. In precedenza, sia in ambito ebraico che cattolico, tutto il Pentateuco era attribuito alla penna mosaica.

B) J
ean Steinmann, seguendo il metodo storico-critico, mostrò che le ultime stesure di Genesi ed Esodo risalgono a 900 anni dopo gli eventi narrati e che il testo biblico è corrotto perché la scuola sacerdotale (Esdra, V secolo a.C.) ha mescolato e intersecato i manoscritti di origine Elohista e Jahvista (il politeismo e il monoteismo nella Bibbia). Steinmann estrapolò il codice sacerdotale di Genesi ed Esodo, mettendo a nudo il minestrone biblico. Quali le conseguenze?
Non esiste il testo originale né l'autenticità ispirativa della Bibbia!
  
La riprova nella Bibbia CEI

In realtà, una tesi simile era già stata avanzata da altri biblisti. Ad esempio, nel 1670 da Baruch Spinoza che per questo fu espulso dalla comunità ebraica e nel 1690 la Congregazione dell’Indice vietò la lettura delle sue opere.

J
ean Steinmann, avendo sposato il metodo storico-critico, contestò l'interpretazione allegorica della Bibbia. Di conseguenza ebbe vari nemici tra cui i gesuiti che utilizzavano il simbolismo allegorico per conciliare le divergenze tra Antico e Nuovo Testamento. In effetti, con l'acrobazia metaforica si può armonizzare ogni contraddizione, compresa l’antitesi teologica.

Il Sant’Uffizio giudicò irrecuperabile il pensiero del biblista. Dopo aver messo all'Indice La Vita di Gesù (decreto 1961) ordinò all'autore di non scrivere più nulla sulla Bibbia per tutta la vita (decreto 1962). Fu il capolavoro aggiornato del "rogo dell'intelletto", un atto censorio senza spargimento di sangue. Appena 50 anni fa.

    

Sant'Uffizio: la censura per impedire di scrivere e pubblicare

* Il libro Codice Sacerdotale ebbe il Nulla osta e l’Imprimatur.
Nihil obstat, 16.12.1960, R. Tamisier, docente di esegesi, seminario di Saint-Sulpice, Parigi.
Imprimatur, 14.1.1961, J. Hottot, vicario generale Arcidiocesi di Parigi.
immagine

Il Codice Sacerdotale, di fatto, è l'ultimo libro all'Indice con il paradosso del permesso di stampa della Curia francese. Il decreto del Sant'Uffizio del 14 febbraio 1962 è rimasto clandestino per oltre 50 anni: mai un accenno negli Atti ufficiali del Vaticano (AAS) né su L'Osservatore Romano, pur avendo pubblicato successivi provvedimenti del Sant'Uffizio (luglio 1962 Teilhard de Chardin).

** Tutte le copie del libro di Richard Simon, Histoire critique du Vieux Testament (1678), furono confiscate e bruciate da Bossuet, vescovo di Meaux, mentre nel 1683 il libro fu interdetto dalla Congregazione dell’Indice. Per fortuna c’era la stampa clandestina che ci ha permesso di conoscere il testo.


Jean Steinmann fu uno dei primi preti operai in Francia. Interruppe gli studi per un anno lavorando in officina. L'affrancamento dal metodo allegorico lo avvicinò a un illuminismo religioso portandolo a contestare il peccato originale: non possiamo credere che si debba pagare perché un uomo primitivo abbia trasgredito il comandamento di un Dio onnipotente. Sarebbe una mostruosità.