Attribuire
il testo a Salomone
per conferire saggezza e venerabilità
.

L'anonimato in
4 libri della Bibbia |
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L'attribuzione a Salomone aveva lo
scopo di rendere autorevole un testo che in apparenza
sembrava diversificarsi dagli altri libri biblici...
[Dalla CEI 2008]
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Lo
stesso stratagemma fu
adoperato
dall’autore di Qoelet (ex Ecclesiaste).
Anch’egli si presenta come opera di Salomone,
ma è stato scritto 700 anni dopo Salomone,
nel III secolo a.C.
[Dalla Bibbia CEI 1974] |
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Identico
trucco fu adoperato da Cantico dei Cantici.
Fu attribuito a Salomone (X sec. aC), ma in realtà fu scritto nel IV secolo aC,
tratto da canti laici e nuziali della Mesopotamia.
[Dalla Bibbia CEI 2008] |
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Il fittizio Salomone parla in
prima persona singolare per rendere più credibile la
finzione.
Tertulliano,
Origene, sant’Agostino, molti Padri della Chiesa e alcuni Rabbini cascarono
nel tranello allegorico di Sapienza attribuendo il testo a
Salomone
(Bibbia Martini 1778, Prefazione
a Sapienza).
Invece, san Girolamo e altri dottori della Chiesa
assegnarono
Sapienza a Filone d'Alessandria avendo compreso che lo pseudo-Salomone
era solo uno stratagemma letterario. |
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Perché
attribuire il testo a Salomone?
Ce lo dice
2-Cronache 1,12
Dio:
«saggezza e scienza ti saranno concesse. Inoltre io ti
darò ricchezze, beni e gloria,
quali non ebbero mai i re tuoi predecessori e non
avranno mai i tuoi successori».
Salomone, nonostante
abbia ricevuto la consacrazione di Dio [re sapiente e
giusto per eccellenza], ebbe
settecento mogli e trecento
concubine e seguì gli dèi di altre nazioni (1-Re 11,1). Ma di questo non se parla
quasi. |
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