«LE RAGIONI INTERNE» alla Chiesa
SULLA DATA DI COMPOSIZIONE
DEL LIBRO SAPIENZA


 

Ed. 1988  Ravasi, Il libro della Sapienza. La data di composizione.

 

Il gioco delle tre carte di G. Ravasi
 

- Prima, allarga la forbice a dismisura: dal II  sec. aC (Bibbia Martini) * al II dC (Holmes/Collins)
- Poi, riduce la data di composizione a un solo anno solare: nei 12 mesi del 30 aC.
**
- Dopo, allude ad altri libri della Bibbia antecedenti al 30 aC che non ci sono nel canone cattolico.
   Il 4° libro dei Maccabei (datato nel I secolo dC) è apocrifo per gli ebrei, i cattolici e
   protestanti. Invece è canonico per la Chiesa ortodossa. Tra l’altro, anche il 4° Maccabei
   non parla di  Cristo né della Risurrezione, nonostante sia stato scritto dopo Cristo. ***
 
*      La data del II aC della Bibbia Martini è stata invalidata dalla Bibbia CEI 1974 (120-80) e
        successivamente dalla BIBBIA 2008 (50-20 aC)
**    M. Conti, nel confutare la tesi di Holmes sulla presenza di più autori nel libro Sapienza,
       sostiene che le differenze di stile tra i capitoli 1-10 e 11-19 sono spiegabili con un certo
       intervallo di tempo: «nella terza età dell'autore». Un intervallo di decenni e non di
12 mesi.
***  A pag. 55, lontano dal tema della datazione, Ravasi afferma che Sapienza «in ordine
       cronologico è praticamente l'ultimo dell'Antico Testamento».
 

Innanzitutto, la data del 30 a.C. è stata superata dalla Bibbia CEI 2008 e successivamente dalla Bibbia Ed. san Paolo 2009 di cui Ravasi è stato il curatore.

Alcune confutazioni

■ G. Ravasi sostiene che Filone è il «patrono del luogo in cui è nato il libro Sapienza, ma non è l'autore» (a pag. 19). Ebbene, se il libro Sapienza fosse stato scritto nel 30 aC - come egli sostiene - com'è possibile che Filone (15 a.C.–45 d.C.) sia il patrono del luogo se non era ancora nato?
Filone (15
aC ~ 45 dC) è stato fatto santo protettore prima ancora di essere generato.
Se così non fosse, cioè se Filone fosse davvero il patrono del luogo in cui è nato il libro, vuol dire che il libro Sapienza è stato redatto dopo il 45 dopo Cristo e non certo nel 30 avanti Cristo. Insomma, volendo defenestrare Filone si aggrava il senso della datazione di Sapienza: si oltrepassa la data di composizione dei primi testi del Nuovo Testamento. Insomma, ancora peggio!

■ Un'altra discordanza di Ravasi su Filone/Sapienza.
A pag. 19
«I libri di Filone sono l’espressione di una teologia matura, di una filosofia ormai estremamente elaborata, mentre il libro della Sapienza è un’opera acerba, un testo ancora abbastanza giovane.» Per cui Filone «non è sicuramente il suo autore.»

Ma a pag. 88
«Facciamo un ultimo esempio di come l’autore [di Sapienza] ha costruito il suo testo, con una struttura raffinatissima persino nei dettagli.»

Nel libro Peccato e Perdono, G. Ravasi, Ed, PIEMME 1992, pag. 79
Sul libro Sapienza: «Piccolo gioiello della letteratura giudaica di Alessandria d'Egitto»

■ Un’altra discrepanza riguarda il genere letterario del libro Sapienza.
Ravasi (a pag 115) lo attribuisce al midrash, omiletica giudaica che si trova nella tradizione talmudica. Ed è vero. Tuttavia, tale tradizione rabbinica (Tannaim) è nata solo nel 70 dC tra gli ebrei della diaspora babilonese, come metodo comunicativo per le condizioni segreganti della
diaspora.
È uno stile predicativo con l’interrogazione teologica (parlare indirettamente) che non esisteva nel 30 a.C. Filone è stato il precursore dello stile midrashico "in greco". Sapienza è l'unico esempio nella Bibbia di midraš in forma omiletica. Nessun altro autore alessandrino ha mai adoperato questo genere letterario prima di Filone (hapax legomena).
Se l'autore avesse parlato esplicitamente, facendo nomi e cognomi, sarebbe crollato il
finto Salomone e l'intero impianto letterario. E Sapienza non sarebbe entrato nel canone biblico.
Invece, con l'ingegnosità della finzione e col sagace metodo implicito oggi sta rivelando.

In verità, la tecnica di Ravasi è quella di dire le cose per poi capovolgerle e negarle.
Un dittico di tesi e antitesi, ma più sincero di chi parla con la censura della monotesi.

■ In ogni caso, la Chiesa non potrà mai ammettere Filone per le dichiarazioni di sant'Agostino.

■ Non ultimo, c'è lo scandalo parentale di Filone su cui tacciono tutti i biblisti.

In sostanza, emerge l'interesse a imporre la data perentoria del 30 aC senza un briciolo
di "ragione interna al testo", giacché le vere ragioni sono nella sconfessione del cristianesimo direttamente da un testo della Bibbia cattolica.

Decade il mandato apostolico a Papi, Vescovi e Cardinali
perché al mandatario [Gesù] manca il consenso del mandante, avendo detto di essere stato mandato da Dio.
Gesù rispose: «la mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato.» Gv 7,16


La fine del mandato apostolico

Sapienza sconfessa il Messia e la Trinità di conseguenza il Vaticano.
La Parola di Dio contro la Parola di Cristo.
È proprio un giallo divino!
Per oscurare questa tragedia soprannaturale occorreva fermarsi al 30 a.C. o giù di lì.
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