Secoli di testi apocrifi

C’era una volta un salmo che adesso è stato sconsacrato.

La soppressione del salmo n. 151,
un carme di Davide scritto in ebraico
in linea col contenuto di altri Salmi.

Nei rotoli di Qumran c’è il salmo 151 (dal III al I secolo a.C., in ebraico).
Nella Bibbia dei LXX c’è il salmo 151 (dal III al I secolo a.C., in greco).
Nella Vetus Latina c’è il salmo 151 (dal II al IV secolo d.C.).
Nel Codex Vaticanus c’è il salmo 151 (IV secolo d.C.).
Nella Volgata di Girolamo c’è il salmo 151 (IV secolo d.C.) [Codex Amiatinus]
Nel Codex Sinaiticus c’è il salmo 151 (IV secolo d.C.).
Nel Codex Alexandrinus c’è il salmo 151 (V secolo d.C.).
Nel testo ebraico-masoretico non c’è il salmo 151 [Codex Leningradensis, 1008 d.C.]
Nella Vulgata (1592), pur essendo la ricostruzione della Volgata, è stato rimosso il salmo 151.
Nella Bibbia della Chiesa ortodossa c’è il salmo 151.
Per la Bibbia CEI il salmo 151 è apocrifo. Ed è stato eliminato.

Perché è stato abolito?

I Salmi imprecatori (137,108, 57, 9, 8...) fanno parte del Salterio. C’è anche il Salmo 107 che è un
duplicato di due salmi (57 e 60 giustapposizione 57,8-12 + 60,7-14).
Tuttavia, il numero 151 guastava la numerazione delle “somme magiche” legate alla tradizione rabbinica
che numera anche le lettere del testo. E così fu abrogato il fastidioso centocinquantunesimo.

I primi testi della Bibbia ebraica risalgono al XIII secolo a. C., mentre il canone ebraico (il catalogo dei libri
sacri) fu fissato nel 2° secolo dC, in seguito alla nascita del cristianesimo.
In quell’occasione, oltre al Salmo 151m fu abolito anche il Libro delle Guerre e altri otto libri menzionati
nella Bibbia, che adesso non ci sono più.

Per questi nove libri la soppressione fu anticipata dalla cultura ellenica che con la Bibbia dei LXX
(dal 250 a 130 a.C.) aveva rigenerato e modificato i testi giudaici spalmando più universalità e meno
patriottismo ebraico. Il Libro delle Guerre, una volta abbandonato anche dal canone ebraico, non fu più
ricopiato. E così gli altri testi censurati.
Il canone alessandrino (Bibbia dei LXX) fu accettato dalla Chiesa cristiana sino al III secolo d.C. e
comprendeva libri che oggi sono stati desacralizzati.
Anche il Nuovo Testamento - nel II-III secolo - ha subito l’altalena del canone: epistole esiliate e poi
inserite (Giacomo, 2-Pietro, Ebrei...).
Con il Concilio di Trento (1545-63) ci fu la fissazione del Canone cattolico (Volgata di san Girolamo)
perché nel frattempo era sorto il protestantesimo.
Il salmo 151, pur essendoci nella Volgata di Girolamo, è stato abolito nella Vulgata Sisto-Clementina (1592).
Il Concilio Vaticano II (1965) ha abolito due salmi imprecatori (57 e 108) dalla lista del Salterio,
il fondamento della preghiera liturgica. Due Salmi, biblicamente sacri, ma liturgicamente improponibili per
la loro crudeltà.
Nel 1974 la Bibbia versione ufficiale CEI ha cambiato il contenuto di centinaia e centinaia di brani biblici
rispetto al testo della Vulgata. Assieme alle modifiche sono stati anche cancellati decine di brani.
La Nova Vulgata (1979), ha modificato centinaia di brani della Vulgata nonostante il Concilio di Trento
abbia dichiarato che tutti i libri della Volgata di Girolamo sono "sacri e canonici, nella loro integrità e
con tutte le loro parti".
Il Motu proprio del 2007, nel ripristinare la messa in latino, ha reintrodotto la Vulgata (1592) quale testo
liturgico ufficiale, destituendo la Nova Vulgata del 1979.
La Nuova Bibbia CEI (Ed. 2008) ha modificato la canonicità del libro di Ester: dal testo ebraico
(Bibbia CEI 1974) al testo greco (Bibbia CEI 2008). Nello stesso tempo, la Nuova Bibbia CEI 2008 ha
eseguito oltre “centomila modifiche” sulla precedente Bibbia CEI del 1974.
La numerazione dei Salmi non corrisponde alla cronologia, così come l’indice della Bibbia non rispecchia
la successione storica della Biblioteca di Dio. Sia per l’AT che per il NT.
Un esempio di stravolgimento cronologico è nel libro “Sapienza”. È l'ultimo testo dell’Antico Testamento,
scritto nel 40 dC, dopo che il Messia era nato, vissuto e risorto. Ma l'agiografo, sebbene ispirato da Dio,
non sa che il figlio di Dio era venuto in terra e ritornato dal Padre. Il libro della Sapienza è stato
retrocesso di 19 posti per non mostrare che il cristianesimo non è l’emanazione della religione di Jahvè.

E tantissimo altro ancora...
Insomma, nessun testo al mondo ha subito tante metamorfosi, nonostante la Parola di Dio
sia eterna e immutabile.
È fin troppo evidente che c'è qualcosa che non va nella "Divina Parola".
 


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