Il rogo dei libri ordinato da san Paolo è consacrato nel Nuovo Testamento

L'immagine del rogo paolino (Atti Apostoli 19,19-20) nel volume del Vaticano

Il rogo dei libri organizzato da san Paolo. Index Librorum prohibitorum       

Il libro e l'immagine

Titolo      Index Librorum Prohibitorum
Autore      Congregazione dell'Indice
   Benedicti XIV pontificis maximi. Jussu recognitus, atque editus
Pubblicazione      Roma - Ex Typographia Rev. Cameræ Apostolicæ - 1758
  Cum summi pontificis privilegio
Antiporta       Immagine incisa da Giovanni Fabbri
   La scena del rogo paolino e il brano Atti degli Apostoli 19,19

L'antiporta è la pagina che precede il frontespizio adottata nei libri del 1600 e 1700. Quasi sempre è una figura simbolica che anticipa il contenuto essenziale del testo.
     

La scena del rogo dei libri si svolge a Efeso (Turchia) nel 54. L'uomo con la spada rappresenta san Paolo che organizzò l'evento. I cristiani portano ai piedi dell'apostolo migliaia di libri proibiti per poi bruciarli pubblicamente.
   

L'immagine proviene da un'incisione su lastra firmata da Giovanni Fabbri (Gioan Fabri, in basso a destra), artista dell'Accademia Clementina di Belle Arti di Bologna, la cui produzione era prevalentemente di "sacro incisorio" con il tratto in corsivo. L'immagine del rogo fu commissionata dalla Congregazione dell'Indice e successivamente la figura è stata ritoccata e raffinata da A. Faldoni.

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La prima incisione, G. Fabbri, 1758
Index librorum prohibitorum, 1758, incisione Fabbri

                    LA DIDASCALIA
                  Atti Apostoli 19,19-20
«... raccoglievano i libri e li bruciavano davanti a tutti...  Così la parola di Dio cresceva con vigore e si rafforzava.»

alcuni ritocchi
per raffinare il rogo
 

 - Il fuoco è più ardente e radioso
 - Il libro in volo è più in alto: effetto lancio
 - Due volti a sinistra sono chini e remissivi
 - Tre volti a destra aggraziati con donne
 - Nei libri al rogo c'è maggior contrastato
 - Il brano Atti degli Apostoli è in un fregio

 
    

     Quando è cambiata l’antiporta?

Non lo sappiamo. Sappiamo, però, che nel 1762 e nel 1790 sono stati fatti altri aggiornamenti dei libri proibiti, passando da 268 pagine ed. 1758 a 304 pagine ed. 1790, dove troviamo la seconda incisione. In queste circostanze è stata raffinata l’immagine del rogo da Fabbri a Faldoni.
In ogni caso, l’antiporta non era stampata nel foglio della segnatura, ma era una tavola ad incisione con stampa
separata su carta pregiata che poteva essere assemblata in edizioni diverse. Non a caso, in alcune edizione dell'Index del 1821 (sotto Pio VII) c'è la prima incisione.
Intanto, nel 1764, sotto Clemente XIII, fu rifatta l'incisione con lo stemma del nuovo papa,
copiando l'immagine di G. Fabbri ma cancellando il nome di Fabbri.
  

La seconda incisione, A. Faldoni, 1790
Index librorum prohibitorum, 1790, incisione Faldoni

L'IMMAGINE NEL LIBRO
Index Librorum Prohibitorum, 1758


Il libro su Google Books

 

   

 


  l'episodio   (atti Apostoli cap. 19)

Siamo nel 54 ad Efeso, capitale dell’Asia minore [prov. romana]. L’apostolo Paolo fece bruciare, sotto i propri occhi, un grande numero di libri di “arti magiche". In realtà, per san Paolo, la magia comprende tutte le scienze, tant'è vero che la condanna della conoscenza profana si estende a tutte le discipline e quindi a tutti i libri eretici e pagani (1-Corinzi 1,20).
Efeso era celebre per il tempio ad Artemide, simbolo dell’arte e della magia. E poiché la donna-dea e la magia facevano concorrenza a Dio, i libri profani dovevano essere incendiati.
C'è una rivalità e una concorrenza divina che emerge da una frase prima del rogo:
«Dio operava prodigi non comuni per opera di Paolo» [19,11]. Cioè, magie superiori ad Artemide.
La "strega erborista al rogo"
è una legge biblica «Non lascerai vivere colei che pratica la magia» Esodo 22,17. E così dalle streghe si passò ai libri.

San Paolo dirige il rogo dei libri  a Efeso

Briciare i libri delle arti magiche. disegno di Dorè.
Disegno di Gustavo Dorè
Titolo: San Paolo a Efeso. Atti Apostoli XIX,19
A destra c'è il tempio "profano" di Artemide
a cui guarda san Paolo come segno del conflitto.

 
 


Furono saccheggiate INTERE BIBLIOTECHE
I libri incendiati valevano "50.000 monete d'argento” At 19,19. Cioè, migliaia di libri.
In quel tempo non c'erano libri in casa, i manoscritti (rotoli) erano nei luoghi di culto o nelle biblioteche.
Una manipolazione nella Bibbia CEI
 


 ALTRE IMMAGINI          
 

San Paolo e il rogo dei libri a Efeso nel 54

I libri da proibire la lettura

     Incisione di Audran Benoit, 1680-1699
     San Paolo soprintende al trasporto dei libri da bruciare. da
      bruciare.

   Accensione del fuoco    Zoom
  Accensione del fuoco per bruciare i libri.

     La legittimazione dei roghi in nome di Dio

■ La Chiesa non può ripudiare il rogo paolino perché altrimenti
dovrebbe biasimare san Paolo pregiudicando tutto il Nuovo
 Testamento.

■  Il rogo dei libri fu un atto evangelizzante conforme alla
predicazione dell'apostolo Paolo. Per la dottrina della Trinità anche Cristo ha approvato il rogo dei libri.

     Perché il rogo avvenne a Efeso?

Tela di Lucio Massari 1569-1633
San Paolo, con la spada e la croce, soprintende al rogo dei libri.


I libri bruciati erano di matematica e di scienze


Olio su tela di Le Sueur Eustache, 1649, Louwre
I libri al rogo: soprattutto di materie scientifiche


La censura del '500 penalizzò le università, prima di tutto in campo medico. I testi non conformi alla scienza "aristotelica-scolastica", essendo in antitesi con la Bibbia, andavano al rogo.
   

 


L'inesattezza nelle raffigurazioni: fino al II secolo d.C. non esistevano i libri ma i rotoli di papiro.


70 date sulla censura vaticana

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