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La Bibbia č stata politeista
sino al V secolo a.C.
con Jahvč il sommo degli dči.
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Jahvč č il nome personale di Dio, analogo a Pasquale o Michele. In
ebraico il nome individuale di Dio
č l'incrocio di quattro consonanti
(JHWH tetragramma) e vocalizzato in Jahvč, Jahweh
o Yahweh.
La conferma che Dio possiede un nome
č nel Salmo 83,19: Sappiamo che tu hai nome
«Jahweh»...
Ma ancor piů esplicito č il Salmo 8,2: O Jahweh, nostro
Signore, quanto č glorioso
il tuo Nome...
[I
Salmi, G.
Ravasi, Rizzoli 1986].
Nel primo Comandamento c'č
l'autopresentazione personale di Dio "Io sono YHWH, tuo Dio"
modificato nelle traduzioni "Io sono il Signore, tuo Dio".
Nella Bibbia ebraica il nome Jahvč č
presente piů di cinquemila volte, mentre nella Bibbia
CEI non compare mai. In veritŕ, il tetragramma JHWH č assente anche nelle
precedenti Bibbie cattoliche e non c'č neppure nei manoscritti del Nuovo Testamento. Per quale motivo?
partiamo dal difetto
congenito
Un Dio trascendentale,
ma con un nome e una personalitŕ individuale, contraddice
il
principio di Assoluto.
In veritŕ, l'impronta umana di Jahvč č presente in tante sue
manifestazioni: ira, vendetta, gelosia... e nelle sacre
Scritture c'č persino la
simbologia del suo
organismo.
In sostanza, la stessa critica antropica rivolta agli dči
ellenici la ritroviamo nella biografia biblica di Jahvé. Motivo per cui,
l'abrogazione del nome personale di Dio
[ - JHWH] era
un atto "teologicamente dovuto" per decontestualizzare il
Soprannaturale.
Come eliminare, allora, tale errore commesso proprio da Dio? |
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Le due forme abrogative
C'č stato un
disegno
comune tra gli esegeti della Bibbia ebraica e
cristiana nel rimuovere il nome individuale di Dio.
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L'artifizio ebraico:
4 lettere ineffabili
Le quattro consonanti
[
→
JHWH] non si potevano depennare dal testo biblico perché erano impresse nella tradizione.
E cosě fu ideata la soppressione orale:
il nome
di Dio non va
letto, né menzionato.
C'č ma non si legge! E chi trascriveva la Bibbia ebraica, prima di
comporre il nome di Dio [ ],
doveva fare un'abluzione con l'acqua: un rituale per purificarsi
[Esodo 30,20]. |
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L'artifizio
cristiano: il nome surrogato
Le Bibbie cristiane,
senza farsi troppi scrupoli, hanno soppresso il nome individuale
di Dio
sostituendolo con il generico "Signore" o "Dio". Come se
Pasquale o
Michele li chiamassimo "uomo".
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Quando
č avvenuto il cambiamento nella bibbia cristiana?
Gli ebrei
ellenizzati di Alessandria d'Egitto, quando tradussero la Bibbia in greco [La versione dei LXX],
furono influenzati dai filosofi greci che avevano intrapreso una
severa critica alle pseudo-divinitŕ dell'Olimpo (Zeus, Venere...).
E dalla critica agli dči ellenici si passň alla critica del nome
Jahvč
sostituendolo
con "Signore", "Dio" o "Altissimo". Questo cambiamento fu poi travasato nella Vulgata e successivamente nelle
versioni in italiano, nonostante l'hebraica veritas.
La formazione religiosa di Cristo e degli Apostoli avvenne sulla
Bibbia dei LXX. Tant'č vero che la maggior parte delle citazioni
dell'Antico Testamento riprese dal Nuovo Testamento provengono
dalla traduzione della Septuaginta: su 350 rimandi, 310
citazioni dalla LXX e 40 dal testo ebraico. Ragion per cui,
Cristo e gli Apostoli si sono formati quando era giŕ stato
soppresso il nome di Dio. Ed
ecco perché anche nel Nuovo Testamento non c'č scritto
Jahvč.
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Zitto!
Non si deve menzionare il nome del Signore
[Jahvč]
Amos
6,10
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Gli dči nella Bibbia
Nella
Bibbia sono presenti vari personaggi
divini e creanti, tra cui
gli
Elohim e
Jahvč.
Elohim [ ]
indica gli dči, sia maschili che femminili.
Č plurale
numerico di "divinitŕ".
Jahvč
[ ] č il
nome personale di un dio maschio, il personaggio principale della Bibbia.
Gli Elohim compaiono
sin dalla prima frase della Bibbia
[Gen 1,1].
Č
il terzo vocabolo in assoluto!
Jahvč
compare dal secondo capitolo della Genesi [Gen 2,4].
Nella Bibbia viene
prima la "creazione"
degli dči e poi quella di Jahvč
Compaiono prima
gli dči che
hanno plasmato i corpi inanimati [la terra,
il Sole...] e successivamente il dio
Jahvč
che ha forgiato gli esseri viventi.
Jahvč
prende il sopravvento sugli altri dči perché ha compiuto l'opera
piů importante:
noi.
Piů esattamente, il maschio a sua immagine e somiglianza.
La prima
frase della Bibbia
ebraica
[Genesi 1,1]
Gli «dči» nella
terza parola
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Testo ebraico, da destra a sinistra
La 3Ş
parola č Elohim = gli dči |
In primo luogo,
vediamo la traduzione piů
fedele: «In
principio gli dči
fecero il cielo e la terra».
Osserviamo, ora, cosa
dice la
nota della Bibbia Vulgata/Martini sulla parola "dči".
Questa voce [Dio] č nel numero plurale, onde
letteralmente si tradurrebbe: A principio gli dii
crearono.
Ciň «parve argomento... delle pluralitŕ delle persone
che č in Dio».
C'č un'evidente forzatura per giustificare il plurale
dii [gli dči]
con la Triade, nonostante Jahvé non ha mai avuto un
figlio in tutto il periodo dell'Antico Testamento. Ma
soprattutto c'č la conferma che tutte
le Bibbie ufficiali
traducono in modo menzognero la prima frase della Bibbia.
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Gli
dči
nella nota
nella Bibbia Martini
■
Fecero nella
Vetus latina e nella Vulgata.
La soppressione degli «dči»
Le stesse parole che hanno sostituito il nome
personale di Dio
[da Jahvč
a
Dio o
Signore]
sono state utilizzate dalle Bibbie cattoliche per
cambiare
«gli dči»:
da Elohim
→
a
Dio o Signore.
Con questa
manipolazione - dal plurale al singolare - č stato
eclissato il conflitto tra politeismo e monoteismo
biblico. Tuttavia, nonostante le centinaia di
soppressioni, nella
Bibbia sono ancora presenti alcuni brani con
«gli dči» lě dove gli Elohim sono
una correlazione e non il soggetto. |
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Dio č il Dio degli
dči →
Jahvé č il Dio degli
dči |
Deuteronomio
10,17 |
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Dio si alza
nell'assemblea divina, giudica in mezzo agli dči |
Salmo 82,1
* |
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Dio č il
Signore, grande Re sopra tutti gli dči. |
Salmo 95,3 |
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"Parla il Signore, Dio degli
dči" |
Salmo
50,1 ** |
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Signore… o Re degli
dči |
Ester
4,17r |
 |
Chi č come te fra gli
dči, Signore? |
Esodo
15,11 |

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il Signore vostro
Dio č il Dio degli dči, il Signore dei
signori,
il Dio grande. |
Deuteronomio 10,17
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č il Dio degli dči |
Daniele
2,47 |
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Ti loderň davanti agli
dči |
Salmo
138,1 |
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il nostro Dio č piů grande di tutti gli
dči |
2-Cronache
2,4 |
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Il Signore Dio disse
allora: "Ecco l'uomo č diventato
come uno di noi, → Jahvé si
rivolge agli dči: NOI
divinitŕ |
Genesi 3,22 |
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Fra gli dči nessuno č
come te, Signore |
Salmo
86,8
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(Dio) segnň
i confini delle nazioni e diede a
ognuna un dio protettore.
Deuteronomio 32,8
Bibbia Interconfessionale Ed. 2001 Approvata dalla CEI
*
Dio, nel senato divino,
si erge tra gli déi.
**
Č Dio che parla
direttamente.
La
doppia matrice biblica
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La concezione
politeistica/elohista nacque nel regno settentrionale di
Israele dall'influenza Babilonese, mentre quella
monoteista/jahvista successivamente nel regno
meridionale di Giuda dalla casta sacerdotale.
Nel libro della
Genesi si intersecano le due concezioni e i due testi;
sono ancora presenti le due matrici con significative differenze sulla
creazione
e sulla vita nel Paradiso.
Nei brani
politeisti,
in Paradiso si potevano consumare
tutti i frutti (mela compresa), tranne quelli
senza
semi
[Gen
1,29]
poiché il seme č il simbolo del maschio.
Inoltre Adamo ed Eva furono creati nello stesso momento
[Gen
1,27].
Invece, nei brani monoteisti
la mela del sapere non doveva essere mangiata per introdurre la cacciata dal paradiso e
l'ipoteca del peccato originale
[Gen 3,3]. Inoltre, Eva fu creata dopo
l'uomo e dopo gli animali
[Gen 2,20].
Il
Nuovo Testamento ha scelto in tutto e per tutto la
seconda matrice
«Perché prima č stato formato Adamo e poi Eva»
[1-Tm 2,13]. |
La monolatria biblica
Jahvč č un membro
della numerosa famiglia divina. Egli non nega
l'esistenza dei colleghi dči: pretende
la superioritŕ, ma
sa di non avere l'esclusivitŕ. Tuttavia, il
duello per la supremazia č stato lungo e
travagliato: il dio Baal č stato il principale
antagonista di Jahvč, tanto da essere menzionato decine e decine di volte
nella Bibbia [da Giudici 2,13 sino alla Lettera ai Romani
11,4]. Il
dio Baal intercede nella domanda materialista
(pioggia e fertilitŕ), mentre Jahvč riveste una
funzione piů finalistica.
In realtŕ, le due divinitŕ rappresentano le due
facce della domanda religiosa.
Il culto
esclusivo del monoteismo si č affermato
col trionfo di Jahvč solo dopo l’esilio babilonese (con Esdra, dal 539 a.C.).
Di conseguenza, la Bibbia č stata politeista
sino al V secolo avanti Cristo.
Perfino nel "puro monoteismo" di Allah ci sono
residui di
politeismo.
E siamo nel 610 dopo Cristo.
Quando l'esegesi cattolica
asserisce che la Bibbia č sempre stata
monoteista, dichiara il falso!
E cosě gli Ebrei, quando si proclamano il
"popolo
monoteista per eccellenza",
mentono dimenticandosi il trascorso di Jahvč.
Tra l'altro, č piů corretto parlare di
«Jahvismo»
piuttosto che di
«monoteismo».
Il politeismo cristiano
Con l'avvento del Cristianesimo si č passati a
un politeismo triadico che l’esegesi ha truccato
in "intrinseca unitŕ". In realtŕ č sufficiente leggere i brani
pertinenti per
appurare
che si tratta di una Trinitŕ gerarchica e non
consustanziale
[tabella
Trinitŕ].
Per di piů, la parola
«trinitŕ»
o
«trino»
non esiste in tutta la Bibbia, anzi
«il Signore č
uno solo» Bibbia CEI,
«č un Dio solo» Bibbia Martini, «Dominus unus est»
Vulgata in Deuteronomio 6,4.
In ogni caso, c'č una circostanza che fa piazza pulita
della Trinitŕ. Nel libro Sapienza - l'ultimo
dell'Antico Testamento ma scritto dopo la morte
di Cristo - Dio č sempre nominato al singolare: tu.
«Non v'č infatti altro Dio fuori di Te» [Sap
12,13 - Bibbia Ed. Paoline 1969]. L'ultimo testo biblico ispirato da Jahvč, oltre a
disconoscere la Resurrezione, sconfessa il dogma della Trinitŕ. Anche su questo argomento
nessun
biblista ne parla.
Redazione online E&P
editore@utopia.it
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Jahvč, l'ex
politeista
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