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La Legge di Dio
è stata scritta due volte con contenuti e precetti disuguali
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1.
Il
primo Decalogo |
Esodo
cap.
20 |
2.
Le norme esecutive della prima Legge di Dio |
Esodo
cap.
21/23 procedure
e condanne |
3.
La descrizione dell'Arca
dell'Alleanza |
Esodo
cap.
25/28 |
4.
Le prescrizioni per i riti liturgici |
Esodo
cap.
29/31 |
5.
Gli
Ebrei venerarono il vitello d'oro |
Esoso
cap.
32
da Dio
al
vitello |
6.
Mosè spezzò le Tavole della 1ª Legge |
Esodo
cap.
32 fallimento
1° Decalogo |
7.
Guerra di religione tra pagani e monoteisti ebrei |
Esodo
cap. 32
23.000 morti [Vulgata] |
8.
Il
secondo Decalogo |
Esodo
cap.
34 e 35 |
9.
Le nuove Tavole dentro l'Arca dell'Alleanza
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Esoso
cap. 40 |
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sul 2°
decalogo
Il primo Decalogo
fu
abrogato dopo che Mosè
«scagliò a terra e spezzò le tavole di pietra».
Il
primo Decalogo fu respinto dagli Ebrei perché mancava il sostegno di
Dio per conquistare una terra stanziale in cui vivere. Gli erranti
Ebrei cercavano un condottiero divino (l'Onnipotente
Dio degli eserciti)
per conseguire una fissa dimora in una fertile terra. Era questa la "sacra supplica" di quei nomadi.
Il primo Decalogo non conteneva questa risposta. L'aspettativa
delusa liberalizzò il culto di altre divinità provocando una guerra
di religione all'interno del popolo ebraico con una "santa strage"
di 23.000 morti tra i seguaci del vitello d'oro (tra cui Aronne,
portavoce di Mosè) e i seguaci del Dio di Mosè
(i Leviti).
Dopo il fallimento del
primo Decalogo, Dio stilò un nuovo Decalogo con cui promise
una terra agli
Ebrei e di scacciare personalmente
gli "occupanti abusivi" dalla terra promessa (il
guerriero divino).
In cambio, Dio pretese la distruzione di tutti i simboli degli dèi (profanazione)
e la
separazione degli
Ebrei dagli
stranieri (xenofobia religiosa per salvaguardare Jahvé
dall'influenza di altre religioni).
Alcune norme del primo Decalogo sono
state replicate nella riedizione del nuovo Decalogo
[il
riposo del sabato, annientare i simboli
degli dèi = da
"non farli" a "distruggerli"],
a dimostrazione che la nuova Legge di Dio ha sostituito quella
precedente.
Nell'Arca dell'Alleanza c'erano le tavole di pietra intatte del secondo Decalogo.
[Esodo 40,20]
Il secondo Decalogo è la versione definitiva su cui si fonda il
baratto religioso/politico tra Dio e
Israele.
La seconda versione del Decalogo è omessa dall'esegesi cattolica
perché il suo contenuto è dissacrante.
La quasi totalità dei fedeli
ignora la sua esistenza e soprattutto il motivo del doppio Decalogo. |

le due tappe dei due decaloghi |
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→
Mosè si recò due volte sul monte Sinai (1° e 2°
Decalogo) |
Esodo
24,18 + 34,2 |
→
Entrambe le volte, Mosè rimase per quaranta giorni |
Esodo
24,18 + 34,28 |
→ Il primo Decalogo fu
«scritto dal dito di Dio» |
Esodo 31,18 |
→ Il secondo Decalogo fu dettato e scritto da Dio |
Esodo 34,27 + 34,28 |
→ Entrambi i decaloghi furono scritti su tavole di pietra |
Esoso 34,1 |
►
La
guerra di religione
per il
vitello d'oro
Le prime
due
Tavole, poi spezzate = 1° decalogo
Le nuove Tavole collocate nell'Arca = 2° decalogo
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Le norme
giuridico-religiose
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Esodo
cap.
20, 1-17
Bibbia
CEI, 1974
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Dio
allora pronunciò tutte
queste parole:
"Io
sono il Signore, tuo Dio,
che ti ho fatto uscire dal
paese d'Egitto,
dalla
condizione di schiavitù:
non avrai altri dèi di
fronte a me. Non ti farai
idolo (1)
né
immagine alcuna di quanto
è lassù nel cielo né di
quanto è quaggiù sulla
terra, né di ciò che è
nelle acque sotto la terra.
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Non
ti prostrerai davanti a loro e
non li servirai. Perché
io, il Signore, sono il tuo Dio,
un Dio (2)
geloso,
che
punisce la colpa dei padri
(3)
nei
figli fino alla terza e alla
quarta generazione,
per
coloro che mi odiano, ma che
dimostra il suo favore fino a
mille generazioni, per quelli
che mi amano e osservano i miei
comandi.
Non
pronuncerai invano il nome del
Signore, tuo Dio, perché il
Signore
non
lascerà impunito chi pronuncia
il
suo nome invano.
Ricordati
del giorno di sabato per
santificarlo: sei giorni
faticherai e farai ogni tuo
lavoro; ma il settimo giorno è
il sabato in onore del Signore,
tuo Dio: tu non farai alcun
lavoro, né
tu, né tuo figlio, né tua
figlia,
né
il tuo schiavo, né la tua
schiava,
né
il tuo bestiame, né il
forestiero che dimora presso di
te. Perché in sei giorni il
Signore ha fatto il cielo e la
terra e il mare e quanto è in
essi, ma si è riposato il
giorno settimo. Perciò il
Signore ha benedetto il giorno
di sabato e lo ha dichiarato
sacro.
Onora
tuo padre e tua madre (4),
perché
si prolunghino i tuoi giorni
(5)
nel paese
che ti dà
il Signore, tuo Dio.
Non
uccidere
Non commettere adulterio. (6)
Non rubare.
Non pronunciare falsa
testimonianza contro il tuo
prossimo.
Non desiderare la casa del tuo
prossimo.
Non
desiderare la moglie del tuo
prossimo,
né
il suo schiavo, né la sua
schiava,
né
il suo bue, né il suo asino, né
alcuna cosa che appartenga al
tuo prossimo... 

Seguono
le norme procedurali [Esodo
cap.
21/23], come parte integrante e
sostanziale della Legge di Dio.
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Alcune
cambiamenti. Confronto con la Vulgata,
traduzione della
Bibbia Martini
1)
non farai
scultura, né rappresentazione alcuna…
2)
forte,
geloso…
3)
che fo vendetta
dell'iniquità dei padri…
4) Chi
maledirà il padre o la madre sua, sia
messo a morte
►
Esodo
21,17
Brano citato e riaffermato da Cristo nel
Vangelo di
Marco 7,10
5)
affinché tu abbia
lunga vita sopra la terra…
6)
Non fornicare
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Esodo cap. 20, 1-17
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Le antinomie nel
secondo Decalogo |
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Le norme della
sacra alleanza
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Esodo
cap.
34, 1-29
Bibbia
CEI,
1974
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Poi il Signore disse a Mosè: "Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzate. [...]
Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; [...]
Il Signore passò davanti a lui proclamando:
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"Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà, che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza
punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione". [...]
Il Signore disse: "Ecco io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo
io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore,
perché terribile è quanto io sto per fare con
te.
Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco io scaccerò davanti a te
l'Amorreo, il Cananeo, l'Hittita, il
Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo.
Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te.
Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e taglierete i loro pali
sacri.
Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso.
Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dei e faranno sacrifici ai loro dei, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali.
Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro
figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dei, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dei.
Non ti farai un dio di metallo fuso.
Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di
Abib; perché nel mese di Abib sei uscito dall'Egitto.
Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio, primogenito del bestiame grosso e minuto.
Il primogenito dell'asino riscatterai con un altro capo di bestiame e,
se non lo vorrai riscattare,
gli spaccherai la
nuca. Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare.
Nessuno venga davanti a me a mani vuote.
Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare anche nel tempo dell'aratura e della mietitura.
Celebrerai anche la festa della settimana, la festa cioè delle primizie della mietitura del frumento e la festa del raccolto al volgere dell'anno.
Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d'Israele.
Perché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò i tuoi
confini; così quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla presenza del Signore tuo Dio,
nessuno potrà desiderare di invadere il tuo
paese.
[...]
Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, la primizia dei primi prodotti della tua terra.
Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre".
[...]
Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole.
Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza
["del Testamento"
>
Bibbia
Martini/Vulgata]
si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte...

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Esodo
cap. 34,
1-29
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per l'esegesi biblica:
Il Decalogo è
la sintesi suprema della morale religiosa
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la
pena di morte nella bibbia -
sulla pena di
morte: nei testi scritturistici e nei testi ecclesiali

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Alle spalle del quinto
e
del
sesto
Comandamento
del 1° Decalogo
|
parola
divina miseramente umana

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