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Dov'è Dio è amore?  

Dio carità trasformato in Dio amore    

    La metamorfosi è avvenuta nel 1911
sulla prima lettera di Giovanni 4, 8
e 16
                nella traduzione di G. Luzzi

3 modifiche epocali nelle definizioni di Dio    

                                                               4 passaggi:      

Il profilo di Dio nella sacra Scrittura ha subito varie mutazioni.

Nell'Antico Testamento (Vulgata) l'essenza di Dio è associata all'«IRA» di Dio.
Nel Nuovo Testamento (Vulgata) l'essenza di Dio è associata alla «CARITÀ» di Dio.

Nel 1911, con la Bibbia protestante Luzzi, «Dio è carità» fu convertito in «Dio è amore».
Nel 1974,
con la Bibbia CEI, c'è stato il trapasso cattolico della nuova formula «Dio è amore».
 

Nella messa in latino, invece, continua ad esserci l'espressione
«Dio è carità» perché il testo liturgico è la Vulgata del 1592.


 

  1)  gli attributi di Dio nell'antico testamento 

Prima del Nuovo Testamento era inconcepibile associare Dio alla carità o ancor più all'amore. «Dio degli eserciti», «Dio geloso», «Dio terribile», «Dio è fuoco divoratore» sono alcuni simboli della teofania e delle autodefinizioni di Dio. D'altra parte, la maggior parte degli omicidi biblici (lapidazioni e stermini) sono il frutto della volontà divina o degli oracoli divini. I pochi gesti caritatevoli di Dio rientrano tra le deroghe della misericordia divina.
Definizioni di Dio enunciate da DIO

  2)  nel nuovo testamento  «Deus charitas est»   

Neppure a Cristo era balenata l'idea che «Dio è carità». Il concetto di carità non è presente nei Vangeli, bensì nelle epistole post-cristiane [1-Giovanni 4, 8 e 16]. Ossia, nei commenti successivi alla predicazione di Gesù. Non a caso, la frase che «Dio è carità» non c'è nel Vangelo di Giovanni, bensì in un'epistola di Giovanni. Questa circostanza rivela la differenza tra il pensiero di Cristo e il pensiero dell'evangelista.
L'espressione giovannea «Dio è carità» è sbocciata traghettando l'idealizzazione del Figlio in una nuova figura del Padre. In altre parole, Dio fu cristianizzato da Giovanni. E dall'ira si approdò alla carità. Solo recentemente, con la traduzione del protestante Luzzi (1911), c'è stato il secondo mutamento da carità ad amore.

La parola "carità" è presente solo 3 volte nell'Antico Testamento, neppure una volta nei quattro Vangeli, mentre ricorre 54 volte nelle epistole del Nuovo Testamento.
In 11 casi è stata abolita la parola carità per la mutazione da carità ad amore
*

La parola carità nella Bibbia CEI

  3)  in tutte le bibbie anteriori al 1911                                     

Nella 1ª lettera di Giovanni 4, 8 e 16
In tutte le edizioni della Bibbia, precedenti al 1911, era scritto «Dio è carità» dove oggi invece è scritto «Dio è amore».

 


L'espressione «Dio è amore» non esiste negli antichi manoscritti e neppure nei codici. Non c'è nella Vetus latina, tantomeno nei commenti dei Padri della Chiesa giacché non esisteva nel testo biblico. Per gli stessi motivi, non è citata nei Concili ecumenici da quello di Nicea del 325 sino al Concilio Vaticano I del 1870. Nemmeno San Tommaso d’Aquino, pilastro teologico e dottore della Chiesa, si è mai sognato di dire che Dio è amore. Neppure nelle Bibbie protestanti (Lutero,1534 e Diodati, 1641) compare «Dio è amore». Nel Concilio Vaticano II (1965), invece, è presente la nuova espressione perché già c'era stato il mutamento traduttivo e teologico.

  4)   G. Luzzi (1911) è stato l'inventore dell'espressione «dio è amore» 

Dio carità                   Dio amore
  5)  Perché fu accolto il cambiamento da «Dio-Carità» in «Dio-Amore» ?

Le parole "carità" e "amore" non sono sinonimi.
L'amore supera la carità perché genera una condivisione d'insieme. La carità, invece, è un atto unilaterale tra donante e sottoposto nella logica della pietà tra disuguali. Tant'è vero che in un'autentica relazione d'amore non sussiste un atto di carità tra gli amanti.
L'esegesi cattolica, per nobilitare il concetto di Dio, si è appropriata  della trasformazione di G. Luzzi in «Dio è amore», anche se escogitata da un fratello "separato" protestante. Un'operazione di chirurgia lessicale funzionale a dare brillantezza a un Dio in crisi d'identità e di celestialità.
Se dall'ira era approdato alla carità, ora dalla carità è stato convertito in amore.
Non da Dio, ma dagli uomini.


La decodifica sul testo latino

sui manoscritti in greco  Il lemma nel Novum Testamentum Graece

il cambiamento dei titoli 
Dio=carità Dio=amore
    
nella Vulgata Ed. San Paolo 1999 e 2003

 
                                                                                                                                  
Tra Dio carità e Dio amore
Malgrado gli sforzi compiuti dalla Santa madre Chiesa
per plasmare un Dio più celestiale,
il concetto «Dio è amore» è
metafisicamente errato.
Ma questo è un dettaglio marginale.


* Il cambiamento dell'associazione Dio-carità in Dio-amore ha imposto necessariamente le modifiche degli altri brani ove c'era scritto «la carità di Dio». E ora c'è scritto «l'amore di Dio».

Luca, 11, 42 | 2ª Lettera ai Corinzi 13,13 | Lettera ai Romani 5,5 e 8,39 | 
2ª Lettera ai Tessalonicesi 3,5 | 1ª Lettera di Giovanni 2,5 - 3,17 - 4,7 - 4,9 |

È sufficiente confrontare le Bibbie canoniche prima e dopo il 1911.


  «...che egli ama»
  Il primato dei delitti
 

 Dio/amore trapiantato su Dio/carità

























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