Giacomo reclamava
l’applicazione della Legge mosaica [circoncisione] ed
era ostile alla conversione dei pagani.
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Cristo e la circoncisione
Quando
furon passati gli otto giorni prescritti per la
circoncisione, gli fu messo nome Gesù,
[Luca 2,21]
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Cristo e i
pagani
Gesù li
inviò dopo averli così istruiti: non andate fra i pagani
e non entrate nelle città dei Samaritani;
rivolgetevi
piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
[Matteo 10,5]
Le
due questioni furono dibattute aspramente nel primo
concilio di Gerusalemme
[nel
50].
Pietro
[Atti
Apostoli cap. 15] e
Giacomo
[Galati 2,
11] sostenevano
l’obbligo della
circoncisione, mentre Paolo era totalmente contrario.
I convertiti da Paolo non erano ebrei e non volevano subire la circoncisione.

Il
concilio si concluse con la spartizione delle missioni:
ognuno per la sua strada.

Il dissenso di
Paolo consentì di fondare un cristianesimo riveduto e
corretto.
Gli ortodossi di Cristo (Giacomo e Pietro) fallirono tra
gli ebrei.
Con la soppressione di “Dio degli eserciti”
[Giacomo
5,4] è stata
depennata una
"fedeltà cristiana", oscurando il filo culturale tra
Giacomo e Cristo.
Lo scontro del
concilio di Gerusalemme perdura nella
Bibbia CEI 2008 sulla linea del vincitore.
Ma
nessuno dice che la dottrina di Cristo era sulla linea arcaica
dei perdenti.
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