Le edizioni della Biblia Hebraica sopraindicate [per Bibbia CEI 1974 e Bibbia CEI 2008] contengono lo stesso manoscritto di riferimento (Codex Leningradensis, L - Codice di Leningrado); testo masoretico datato 1008 d.C.

I manoscritti ebraici, utilizzati da san Girolamo per l'Antico Testamento, risalgono a prima del 400 d.C. Pertanto, c'è un divario di oltre 600/700 anni tra le fonti attuali e quelle della Volgata.
Esempio: il libro Siracide fu scritto in ebraico. San Girolamo afferma dì averlo veduto in ebraico col titolo di Parabole. Ma ora non c'è più il testo ebraico, ma solo in greco. Ma anziché far riferimento alla Vulgata (dall'ebraico al latino) si fa riferimento alla traduzione in greco che proviene dall'ebraico e che non contiene garanzie traduttive.

Le edizioni della Septuaginta (Bibbia dei LXX) contengono lo stesso testo-base.
Le differenze tra testo ebraico e greco

Le varianti di Siracide sul testo ebraico e greco

I manoscritti del Nuovo Testamento che oggi disponiamo sono gli stessi del 1971.
Cambiano solo alcune note degli apparati critici.
Attualmente sono stati catalogati c/a 5.700 manoscritti; da piccoli frammenti a
produzioni sontuose. Si contano dalle 300.000 alle 400.000 differenze testuali.
Ossia, «vi sono più variazioni fra i nostri manoscritti che parole nel Nuovo Testamento.»
Da Bart D. Ehrman

Codice di Leningrado
 



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