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La
prima pubblicazione: Stamperia Reale Torino, Biblioteca Archiginnasio, Bologna
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La
Sacra Bibbia - Secondo la Vulgata
- Tradotta in lingua italiana |
l'elemento
giuridico
La Bibbia Martini è la traduzione ufficiale in italiano della Bibbia Vulgata.
Per chi non conosce il latino, leggere la Bibbia Martini è come leggere
il testo della Vulgata.
La Vulgata
sisto-clementina, a sua volta, è la ricostruzione della
Volgata
di san Girolamo.
Papa Damaso I (382) incaricò Girolamo di tradurre la Bibbia dalle lingue
originali.
I libri canonici dell'Antico Testamento furono tradotti dai testi
ebraici (de hebraica
veritate).
L'ufficialità
della Bibbia Martini: i "cinque placet"

Il
primo nullaosta nasce dall'incarico di tradurre la Vulgata dal latino
all'italiano
(1757)
Decreto della Sacra
congregazione (Addizione alla Quarta Regola dell'Indice) confermato dal Papa Benedetto XIV
Fu eliminato il divieto di lettura della Bibbia tradotta
dal latino.
Precedentemente era vietata la traduzione della Bibbia nelle lingue
nazionali.

La Vulgata
(1592) è
ancor oggi la Bibbia ufficiale della messa in latino
[Motu proprio, 2007]:
Recognitio dei
Papi: Sisto V e Clemente
VIII (Bibbia sisto-clementina)

Nel
1775 la Bibbia Martini
riceve l'Imprimatur dal Vicario
Generale s. Offizio di Torino.

Il
quarto placet concerne la conformità della traduzione in italiano della
Vulgata.
L'opera fu approvata nella sua
interezza da Papa Pio VI, dichiarandola consona alle "Norme
dell'Indice".
"Il
Breve" fu emanato il 16 aprile 1778 mentre veniva stampata
la prima edizione
(Stamperia Reale di Torino, dal 1769 al 1781).

Il quinto placet è rappresentato dalla nomina papale di A. Martini ad arcivescovo di
Firenze
(1782)
dopo aver
completato l'opera.



La Bibbia Martini è stata la Bibbia cattolica italiana (la Bibbia nazionale)
per circa duecento anni, sino all'avvento della prima Bibbia CEI (1ª
ed. 1971).
Dopo l'introduzione della messa in italiano (dal 1965 al 1971
nella vacatio della Bibbia CEI),
alcuni
brani della liturgia erano
tratti dalla Bibbia Martini.
◄
Alcune pagine della
prima edizione
8 edizioni nel '700 e 40
edizioni nel secolo successivo
Dopo il 1870 le
NOTE originali sono state rimosse e sostituite
[Vedi link sottostante]
l'elemento
letterale
Nella Bibbia Martini
c'è il testo latino della Biblia Vulgata con a fronte la traduzione in italiano.
Non vi sono brani depennati, né aggiunti.
All'abate Martini stava a cuore la coerenza traduttiva.
Fu dichiarata "testo di lingua" dall'Accademia della Crusca (1885).
Le parole in italiano del
1778 hanno lo stesso significato di
oggi,
alla pari del linguaggio dei Promessi Sposi che risale al 1825.
nel
raffronto interlineare
La Bibbia Martini è l'interfaccia testuale per individuare
più facilmente
le difformità tra la Vulgata e la Bibbia CEI [testo
italiano su testo italiano].
In altre parole, la Bibbia Martini è la "prova del 9
in italiano" dentro gli anelli delle Bibbie ufficiali.
non
è solo traduzione
La Bibbia
Martini non è solo la traduzione della Vulgata (dal latino all'italiano),
ma è anche
il riscontro sui codici in ebraico e in greco. Nella presentazione dell'opera c'è scritto:
"un diligente scrupoloso confronto del greco e dell'ebraico con la stessa
Vulgata...
esaminato a parola a parola interamente lo stesso testo."
Antonio Martini fu assistito dal rabbino Terni per
il raffronto sui manoscritti in ebraico
e dal
teologo Marchini per il raffronto sui manoscritti in greco.
La Bibbia Martini è ricca di note.
Le note, contengono citazioni prese e ricavate dai padri della
Chiesa e approvate dalla santa Romana Sede.
Pur essendo una "versione indiretta" (dalla Vulgata all'italiano)
ogni parola è stata controllata sui manoscritti in ebraico, in greco e
aramaico. Ogni libro della Bibbia Martini contiene una collazione sulle
variazioni tra i manoscritti e
la Vulgata. E qualche volta l'abate Martini corregge il monaco Girolamo.
La pubblicazione
dell’opera in 23 volumi
(6+17)
Stamperia Reale di Torino
- Nel 1769 fu pubblicato il primo volume
(Matteo e Marco).
- Nel 1771 fu completata la pubblicazione del Nuovo Testamento (in 6
tomi).
- Il 20 novembre 1775 giunse l'Imprimatur del Vicario Generale s.
Offizio di Torino
- Nel 1776 fu pubblicato il primo tomo dell’Antico Testamento (Torah:
Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio).
- Il 16 aprile 1778 fu emanato il breve dei Pio VI (Nel tomo IX - Giobbe
e i Proverbi).
- Nel 1779 fu pubblicato il tomo XVI: i dodici profeti minori.
- Nel 1781 fu pubblicato l’ultimo libro, il Cantico dei cantici (tomo XVII).
«Girolamo stabilisce, che ultimo a leggersi di tutti i libri
divini sia questo Cantico» (Introduzione
al tomo).
L’opera fu finanziata dai Savoia (Carlo
Emanuele IV) per diffondere un testo in italiano unificante e nazionale
nel progetto dell'unità d'Italia [Stamperia Reale Torino].
Nel clima di illuminismo moderato, una successiva edizione [Stamperia
Arcivescovile, 1782-1792 in 17 tomi] fu finanziata da due editori
cattolici privati: «a spese di Gaetano Cambiagi e Francesco Moücke».
Ancora una volta il Vaticano è stato assente.
14
tappe storiche
La
soppressione delle note originali della bibbia martini
► testo
integrale con le note originali della
Bibbia Martini online
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